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Noble Siblings: Wealth Arrangements & Social Configurations from the Sixteenth to the Eighteenth Century

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La proprietà terriera costituiva una parte considerevole della ricchezza e del potere della nobiltà in età moderna. Le ricerche sulla storia della parentela hanno identificato l’imposizione della primogenitura come un fenomeno di particolare rilevanza. Il progetto parte dal presupposto che la parentela fungesse da rete centrale di relazioni e che i trasferimenti e le disposizioni del patrimonio avessero un impatto fondamentale sulle configurazioni familiari e di parentela. La nostra ipotesi di partenza è che, per comprendere questo processo fondamentale, sia necessario includere nell’analisi la più ampia casistica possibile di trasferimenti di patrimonio e accordi patrimoniali di tipo matrimoniale, familiare e parentale, concentrandosi sulle rispettive configurazioni familiari e parentali. In primo luogo, il progetto indaga in che misura i matrimoni tra parenti stretti abbiano favorito la concentrazione di proprietà e di patrimonio. In secondo luogo, il progetto prende in considerazione i fedecommessi, che prevedevano la primogenitura: questa istituzione, volta a stabilizzare i complessi patrimoniali nel corso delle generazioni, è stata poco studiata dalla storia sociale e della parentela nello spazio austriaco. Sebbene le relazioni tra fratelli nobili fossero caratterizzate da interessi in competizione, il progetto si concentra in terzo luogo anche sulla reciprocità, la cooperazione, le negoziazioni e le interdipendenze. L’obiettivo è quello di fornire una visione approfondita della connessione tra le forme di distribuzione e organizzazione delle risorse parentali: le relazioni tra fratelli costituiscono in questo senso un elemento chiave. Il progetto si collega quindi anche agli attuali dibattiti sulla creazione e la perpetuazione della disuguaglianza sociale sulla base della ricchezza ereditata.

Il progetto, finanziato dallo FWF, è coordinato dalla prof.ssa Margareth Lanzinger. Collaboratori scientifici: Florian Andretsch e Claudia Rapberger.