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Pubblicazioni
Siglinde Clementi
Body, Self and Melancholy. The Self-Narratives and Life of the Nobleman Osvaldo Ercole Trapp (1634–1710) (Routledge Series of Cultural History), London/New York 2024
Francesca Brunet
Un nuovo diritto per un nuovo confine. Vagabondaggio e controllo delle campagne lombarde nei primi anni di governo austriaco, in: Francesca Brunet/Michele Luminati/Paola Mastrolia/Stefano Solimano (a cura di), Costruire, trasformare, controllare. Legal transfer e gestione dello spazio nel primo Ottocento (Itinerari 23), Bellinzona 2022, pp. 183–200
- Mobilità
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Siglinde Clementi
Körper, Selbst und Melancholie. Die Selbstzeugnisse des Landadeligen Osvaldo Ercole Trapp (1634–1710) (Selbstzeugnisse der Neuzeit 26), Wien/Köln/Weimar 2017
Francesca Brunet
Del povero amico – del vagabondo nemico! Vagabondaggio e trasporti forzati alle frontiere tirolesi tra XIX e XX secolo, in: Römische Historische Mitteilungen (in stampa)
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- Articolo in rivista
Francesca Brunet/Elisabeth Tauber
Mobility of “vagabonds” and “gypsies” in the Austrian empire between state control and practices of resistance (19th-20th centuries): anthropological and historical reflections (in preparazione)
Francesca Brunet
“Not having a place in the world to be driven out to”: The mobility spaces and spatial repression of “Gypsies” on the outskirts of the Austrian Empire, in: Crime, Histoire & Sociétés / Crime, History & Societies (in stampa)
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Divulgazione
Storie di mobilità, marginalità e repressione
tra passato e presente, cinema e arte
- Controllo sociale
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- Cicli di conferenze
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↓ Flyer
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Carceri e carcerati in Tirolo tra XIX e XX secolo
Come veniva punito in passato chi commetteva azioni ritenute delittuose? Quali erano i luoghi destinati a tali punizioni? Le risposte a queste domande mettono in luce alcuni aspetti significativi di come uno Stato si autorappresenta e del rapporto tra chi esercita il potere punitivo e la società.
Dopo aver illustrato la cornice generale – ossia i codici penali, i regimi carcerari e le pratiche punitive in vigore nell’Impero austriaco tra fine Settecento e inizio Novecento –, la relazione si concentrerà sul Tirolo. Si andranno quindi ad esaminare i luoghi detentivi cui, nel corso del secolo, erano destinati i condannati e le condannate tirolesi, con particolare riguardo a quelli collocati nella città di Bolzano – il carcere di S. Afra e il nuovo carcere nell’attuale via Dante, inaugurato alla fine del XIX secolo e tutt’ora in funzione. Attraverso le planimetrie e i regolamenti delle carceri stesse, nonché le cronache dei giornali di allora, si ricostruiranno alcuni aspetti della vita quotidiana dei detenuti: il lavoro, la scuola, le norme sanitarie, ma anche le fughe, le proteste e gli episodi di insubordinazione per le condizioni precarie e di sovraffollamento che, ieri come oggi, caratterizzano molte carceri, non escluso quello di Bolzano. Un’esecuzione capitale di cui il cortile del carcere di S. Afra fu teatro, ed altri eclatanti casi criminali, permetteranno inoltre di riflettere attorno al rapporto tra giustizia e funzione intimidatoria della pena di morte, tra processo penale, cronaca nera ed opinione pubblica.
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Durata
ca. 45 minuti
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Mezzo
presentazione PowerPoint
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Lingua
Italiano o tedesco
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Contatto
Passeggiata storico-tematica a Bolzano: tra i luoghi della marginalità e del controllo sociale
Con questa iniziativa si intende proporre a tutti gli interessati e le interessate un nuovo sguardo sulla città di Bolzano. Durante la passeggiata i visitatori e le visitatrici verranno condotti in alcuni luoghi poco conosciuti o insoliti della città: ad esempio, il vecchio e il nuovo carcere, il luogo in cui anticamente sorgevano la forca e la gogna, la casa di lavoro per bambine e bambini poveri, l’edificio che un tempo ospitava gli uffici di polizia. Alcuni di questi luoghi ed edifici di reclusione, disciplinamento, sorveglianza, punizione o separazione sociale sono ancora esistenti ma hanno oggi una nuova funzione; altri sono del tutto scomparsi, e di essi rimangono alcune informazioni nei documenti d’archivio o nelle mappe d’epoca. In ogni caso essi rappresentano importanti tracce materiali che permettono di osservare quanto la storia della città sia legata strettamente anche alla storia della marginalità, del controllo sociale, della repressione della criminalità e della “devianza”. La passeggiata storica vorrebbe insomma offrire lo spunto per guardare Bolzano da una nuova prospettiva e per riflettere sul modo in cui nei secoli si è tentato di mantenere l’ordine, reprimere le azioni ritenute illecite, marginalizzare e tenere sotto controllo le persone percepite come potenzialmente pericolose.
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Durata
ca. 2 ore
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Contatto
Iniziative scientifiche
Mobility and Poverty in Europe between the Early Modern Period and the 19th Century
Networks, Infrastructures, Control
- Mobilità
- Marginalità
- Controllo sociale
- Diritto
- Istituzioni
- Transito
- Logistica
- Storia urbana
- Confini
- Criminalità e giustizia penale
- Workshop
Bressanone, Accademia Cusanus
Rinchiudere, costringere, allontanare
Lo spazio come strumento di separazione e controllo sociale tra il secondo Ottocento e il primo Novecento
Bressanone
News
Il fascismo e la persecuzione dei rom e dei sinti
É uscito il nuovo libro di Paola Trevisan: La persecuzione dei rom e dei sinti nell’Italia fascista. Storia, etnografia, memorie
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12.09.2024
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